Negli ultimi anni sempre più spesso si tende a scegliere di creare o ricavare uno studio in casa, e questo soprattutto per l’avvento dello smart working, ma anche per la necessità di avere un spazio ordinato e ben organizzato dove concentrasi e lavorare, ma anche per studiare, catalogare documenti vari, o per prendersi del tempo per se stessi.
In questo articolo affronteremo un po’ più nel dettaglio questo spazio funzionale, capiremo come impostarlo e dove poterlo collocare all’interno di un’abitazione.
Cosa inserire in un agolo studio
Quando si decide di progettare uno studio in casa, la prima cosa da fare è quella di domandarsi chi userà tale spazio e per quali necessità. Questo ti aiuterà ad individuare la progettazione migliore e a cosa dare maggiore importanza ed il giusto spazio. Infatti, uno studio per lavoro dovrà avere determinate carateristiche, differenti da quelle per uno spazio pensato per studiare o, ancora, per la semplice contabilità della casa.
Una volta stabilito l’obiettivo funzionale, si potrà passare a definire l’organizzazione degli elementi di arredo. Per rendere funzionale uno studio, ci sono degli arredi base dai quali partire, imprescendibili dalle personalizzazioni funzionali, da inserire nello spazio in modo appropriato alle diverse esigenze di utilizzo.
Sarà importante, quindi, partire da questi componenti:
Una scrivania o un piano (con una profondità consigliabile di almeno 60 cm)
Una seduta comoda e magari girevole
Dei vani contenitori
Una libreria ( o più) e/o dei ripiani
Il terzo passo, sarà poi quello di valutare il posizionamentodi computer, portadocumenti e di tutti gli strumenti utili alle specifiche esigenze di fruizione di tale area.
Non è detto, poi che non si possa dar vita ad uno spazio versatile in cui, non solo lavorare o studiare, ma dove potersi rilassare, leggere o dedicarsi ad attività cretive. Quindi via libera a sedute comode accessorie, a tavoli da lavoro e quant’altro permetta di dedicarsi alle diverse attività scelte per questo spazio.
Una volta definiti e collocati tutti questi elementi, sarà possibile concentrarsi sulle personalizzazioniestetiche come decorazioni, piante, tappeti, cuscini e tutti quei dettagli che daranno carattere all’ambiente, rendendolo accogliente e con una sua specificità emotiva. In questo senso anche l’utilizzo di determinati materiali e colori avranno un ruolo centrale per cui sarà buona norma concentrarsi anche sui minimi dettagli, ed avere ben chiaro cosa si vuole trasmettere.
L’illuminazione
Un elemento da non tralasciare in nessun caso è, poi, l’illuminazione. Per dare luogo alla sua massima espressione funzionale, è fondamentale che si vadano a considerare e a progettare sia l’ illuminazione artificale che quella naturale, in modo da renderle indipendenti ma allo stesso tempo interconesse.
Per quanto rigurada l’illuminazione artificiale, opta per una luce neutra, garantirà concentrazione ed inoltre illuminerà in maniera efficiente l’intera area senza affaticare gli occhi. Una buona illuminazione generale però non basta, è fondamentale infatti, posizionare dei punti luce (sempre con temperatura neutra) dedicati per il piano scrivania. In tal senso, potrai far provenire la luce dall’alto, magari non troppo distante dal piano, oppure potrai collocare delle lampade in appoggio laterali, a destra se usi la mano sinistra per scrivere, oppure a sinistra se usi la mano destra.
Se utilizzi un computer, potrebbe essere utile illuminare anche il retro dello schermo, mentre sono da evitare le luci che lo colpiscono frontalemente, per non avere fastidiosi riflessi.
Potrebbe essere utile, inserire anche dei punti luce accessori. In questo caso si può valutare anche l’utilizzo della luce calda, magari da posizionare al di sotto di mensole o ripiani o in corrispondenza di una poltrona per lettura. Anche l’inerimento nello spazio di lampade da tavolo o da terra, possono aiutarti a creare l’atmosfera giusta.
Con l’aiuto di tutti questi accorgimenti, e differenziando le zone con luce di deverse temperature, si creeranno dei punti focali interessanti, si curerà la percezione “emotiva” dello spazio e si darà movimento visivo.
Parlando dell’ illuminazione naturale, invece, questa è la prima fonte di luce all’interno di una stanza, e sicuramente è utile per creare già da sola uno spazio studio efficiente e confortevole.
Infatti, la luce proveniente dalle finestre può essere sfruttata per illuminare al meglio soprattutto la zona scrivania, almeno durante le ore diurne. In più, ha un’importante impatto psicofisico, riducendo l’affaticamento visivo, migliorando l’umore e aumentando la concentrazione.
Considerando tutto questo, si può valutare il posizionamento ideale, e più performante, del piano studio rispetto alle finestrature presenti.
Collocare la scrivania in modo tale da mantenere la luce naturale proveniete dal lato destro o sinistro, quinsi opposti rispetto alla mano che si utilizza per scrivere, è senz’altro quello migliore.
In questo modo il piano di scrittura sarà sempre efficacemente illuminato, senza fastidiose ombre.
Un altro modo per sfruttare la luce naturale rispetto al piano di scrittura, è quello di sistemare la scrivania di fronte la finestra. Sicuramente questa è una scelta non completamente idonea, ma è abbastanza amata soprattutto perchè permette di godere della luce e del panorama, per cui credo che sia giusto prenderla in esame.
Quando si sceglie questa soluzione progettuale, si devono considerare due grandi limiti. Infatti, in primo luogo, con grande probabilità, la luce naturale così diretta, potrebbe risultare accecante, inoltre, il secondo rischio è quello di essere soggetti a delle zone d’ombra abbastanza importanti, soprattuto in presenza di un monitor, che andrà così, ad oscurare il piano di scrittura.
Per ridurre la possibile eccessiva illuminazione naturale si potrà, però, operare attraverso la schermatura parziale della luce, grazie all’uso di tende filtranti. Per eliminare le possibili zone d’ombra sul piano scrittura, invece, sarà importante intervenire tramite delle lampade da scrivanie, o dei faretti a parete, o a soffitto, che andranno così a riportare, ad una condizione ideale di fruizione, il piano scrivania.
In tutti quei casi in cui non siano possibili posizionamenti del piano scrivania idonei a sfruttare al meglio l’illuminazione naturale, è preferibile fare affidamento esclusivamente all’illuminazione artificiale allontanando la scrivania dalle finestre. In questo modo il risultato sarà sicuramente più funzionale, armonico e confortevole, nonostante la distanza trafinestra e piano di scrittura.
Studio o angolo studio
Una volta definite le necessità funzionali a cui dovrà rispondere il tuo studio, sarà opportuno analizzare altri due fattori, quali lo spazio di cui si necessita per realizzarlo e quello che si ha a disposizione. Ma non solo, infatti, sarà importante valutare aspetti come il modo di vivere l’intera abitazione, il proprio stile di vita, se si ha bisogno di immediatezza di fruizione, di maggiore o minore privacy e concentrazione, ma anche quanto si vuole investire in termini economici.
Tutti questi fattori, saranno utili per definire se dar vita ad un vero e proprio studio dedicando un’intera stanza, oppure se limitarsi ad un angolo studio e magari integrarlo con zone funzionali preesistenti.
La scelta, di dedicare una stanza allo studio è un’opzione molto valida, soprattutto se si sta cercando uno spazio in cui potersi concentrare senza distrazioni, e dove poter dedicare un tempo ben definito al lavoro, allo studio o ad altre attività, come la lettura o passatempi creativi, che richiedano concentrazione e tranquillità.
Optando per un angolo studio, invece, si avrà un accesso più immediato e comodo alle attività da svolgere, potrà essere facilmente integrato con gli altri arredi, e potrà essere collocato praticamente in ogni stanza, o in angoli inutilizzati della casa, senza grandi limiti. Tutto sarà a portata di mano e potrai anche scegliere se tenerlo a vista oppure inserire delle soluzioni a scomparasa.
(Se vuoi qualche suggerimento pratico per definire il tuo angolo studio, guarda qui !)
Quindi, ora che hai tutti gli strumenti per creare il tuo studio in casa, non serve altro che definirlo e realizzarlo!
(foto: Pinterest)
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Scegliere il giusto tendaggio è fondamentale come scegliere un divano oppure una lampada, così come sono importantissimi i tempi in cui sceglierlo.
Ricorda che le tende, innanzitutto, dovrebbero sempre riuscire ad esaltare il concept della stanza, senza sovraccaricare l’ambiente. Tenere a mente questo ti può aiutare a capire sia la sua imporantanza, sia perchè è sempre consigliabile sceglierle quando sono stati definiti tutti gli altri dettagli di progettazione, a meno che non diventino esse stesse il punto cardine di tutto il progetto.
Il rischio, infatti, se i tendaggi vengono scelti nel momento sbagliato e senza le dovute accortezze, è quello di non centrare sia il modello che il tessuto o, ancora, il suo potere schermante, il colore, la grandezza, etc etc.
Vediamo, quindi quali sono gli aspetti principali da considerare, prima di scegliere le tende.
Tipologie di tendaggi
In commercio esistono molte tipologie di tende, ognuna adatta a diversi stili di arredo, ma anche in grado di rispondere a molteplici esigenze, sia funzionali che estetiche. Tra queste, potrai optare per:
Tende morbide a teli
Tende a pacchetto
Tende a pannello
Tende a rullo
Tende plissettate
Tende veneziane
Tende a bande verticali
Tende morbide a teli
Sono le tende più classiche, ma in grado di rimanere sempre tra le prime scelte, e questo grazie anche a nuove soluzioni per la loro installazione.
Scegliendole di tessuti naturali come lino e cotone, si aggiungerà subito ad un dato ambiente, estrema confortevolezza.
Se si vuole creare un ambiente raffinato e leggero, sarebbero da evitare le mantovane, ed andrei, personalmente, cauta anche nell’utilizzo di fermatende o raccoglitende per eliminare il rischio di un risultato d’insieme un po’ grossolano.
Un’importante precisazione: questo tipo di tendaggio, richiede lunghezze importanti anche in corrispondenza di finestre. Quindi, che tu le scelga per delle portefinetre o per delle finestre, i teli dovranno arrivare fino al pavimento!
Montaggio
Il montaggio di queste tende può avvenire o a parete, oppure, come oggi si sceglie sempre più spesso, a soffitto.
A parete, avviene spesso tramite i classici bastoni da tende che permettono il montaggio di uno o più teli. Questo è un metono che si sceglieva più di frequente soprattutto negli anni passati. Ad oggi, a chi sceglie di utilizzare questo metodo, si consiglia di modulare bene l’altezza di fissaggio del bastone portatenda, in modo tale che non vada a tagliare in maniera poco estetica la parete, e ancora più di frequente si sceglie di fissarlo in prossimità del soffitto.
In generale, si consideri che il vecchio stile di fissaggio a muro non sempre è in grado di esaltre il tendaggio o l’ambiente, ed ecco perchè si opta moltro frenquentemente per un’alternativa elegante, raffinata e minimale, quale quella dal fissaggio a soffitto, che grazie a dei binari estetici, a vista, incassati nel soffito, oppure nascosti da gole, creano una soluzione adatta ad ogni ambiente e stile.
Anche questi binari permettono di scegliere tra uno o più teli e di poter “giocare” con le pigature superiori dei teli come nel caso del montaggio con bastone (fatta eccezione per i teli con occhielli, che sono ad istallazione esclusiva attraverso i classici bastoni)
Piegature del tessuto
Queste sono importanti soprattutto se si è particolarmente attenti al dettaglio. Se, quindi, opti per tende un po’ più ricercate, tieni a mente che potrai scegliere tra diverse tipologie di piegature, e quindi di effetti di caduta del telo, tra cui:
a matita
ad onda
a pieghe rovesciate
a pieghe alla francese
svizzera
Alcuni esempi di piegatura
Misure
Con questa tipologia di tenda è necessario tenere a mente alcune regole base per far in modo che l’effetto finale non risulti dozzinale e approssimativo. Per tendaggi raffinati e che sappiano esaltare gli ambienti, è essensiale ricordare due semplici indicazioni:
i tendaggi devono superare lateralmente l’incasso della finestra di 15-25 cm;
il fondo dei teli non deve essere né troppo lungo, né troppo corto, infatti dovranno sfiorare delicatamente il pavimento. (C’è chi sceglie di lasciare che i teli ricadano sul pavimento creando dei morbini accumuli di tessuto a terra. Questa è una scelta stilistica, ma che non consiglio, perchè crea facilmente disordine visivo e comporta un accumulo di polvere, senza contare la poca praticità nel chiudere ed aprire la tenda).
Per quanto rigurada la larghezza totale, questa dipende molto del tipo di arricciatura scelta e dall’effetto finale che ci si pone come obiettivo. In linea di massima però, si considerino larghezze 2 o 3 volte più grandi rispetto alla misura della finestratura.
Per i teli oscuranti aggiuntivi, si consiglia di aggiungere alla lunghezza totale della finestra 30 cm per lato. In questo modo i teli esterni avranno un’arricciatura più delicata ed essenziale, mentre quelli più interni avranno un aspetto più morbido e ricco.
Schermatura della luce
Queste tipologie di tende permettono di schermare la luce con diverse intensità e quindi sono capaci di adattarsi alle varie esigenze.
I teli infatti, in base al tessuto scelto e alla sua trama, possono garantire una schermatura totale, media oppure minima.
Il filtraggio della luce può essere definito anche grazie all’utilizzo di due teli sovrapposti di diversa capacità di schermatura. Quindi, ad esempio, in un ambiente come la camera da letto, si potrà scegliere un telo completamente oscurante sopra un telo con schermatura media. In questo, modo si avrà buio totale durante la notte, mentre di giorno si garantiranno privacy ma anche luminosità grazie al telo più leggero.
Tende a pacchetto
Queste tende sono ormai sul mercato da svariati anni e risultano tende molto pratiche, soprattutto perchè garantiscono un ingombro minimo.
Sono eleganti, ma allo stesso tempo moderne e si adattano benissimo ad ogni stile e ambiente.
La loro caratteristica principale è la loro chiusura e apertura, che non avviene più in orizzontale, ma in verticale, modulando anche la schermatura della finestra.
Montaggio
Le tende a pacchetto risultano pratiche anche dal punto di vista del montaggio. Infatti sono tende che possono essere fissate anche direttamente sull’anta della finestra, e anche senza l’utilizzo di viti, grazie a dei supporti amovibili. Nei casi in cui non ostacoli l’apertura e chiusura della finestra, una volta tirata su completamente, può essere posizionata anche nella gola di incasso della finestra stessa.
Tutto questo dimostra come questa tipologia di tendaggio sia adattabile in ambienti anche molto piccoli, in cui si necessita di schermature poco ingombranti, anche lateralmente.
In alternativa, si può scegliere un fissaggio, anche qui, a parete oppure a soffitto, entrambe soluzioni eleganti e confortevoli.
Il fissaggio a parete prevede il suo posizionamento subito sopra la finestratura, tenendo in considerazione l’altezza della piega; infatti una volta tirata su, la tenda dovrà permettere anche in questo caso, l’apertura e chiusura della finestra.
Per quanto riguarda invece, il fissaggio a soffitto, questo è adottabile non solo per preferenza stilistica, ma anche in tutti quei casi in cui si vogliono nascondere i cassettoni oppure delle irregolarità della parete.
In presenza di ampie finestrature, si potranno affiancare più teli, dando in questo modo, un aspetto elegante e ricercato alla stanza.
Piegatura del tessuto
Le tende a pacchetto prevedono, in realtà, solo una tipologia di arricciatura del tessuto, che si mostra evidente solo nel momento in cui il tessuto viente tirato su , tramite delle cordicelle.
Si potranno scegliere tende a pacchetto con pieghe dritte, la cui chiusure determina delle pieghe che si sovappongolo l’una all’altra e si raccolgono morbidamente alla base del tendaggio. Queste regalano confort visivo ed un assetto delicato, oltre ad essere il tipo di tenda a pacchetto maggiormente utilizzato.
In alternativa, se si ricerca un effetto maggiormente rigoroso, è possibile scegliere tende a pacchetto con stecche, inserite in corrispondenza di ogni piegatura del tendaggio, in grado di regalare un aspetto più ordinato e minimale alla tenda. Infatti, le pieghe che ne risulteranno saranno ordinatamente sovrapposte pur rimanendo armoniche.
Misure
A seconda del tipo di fissaggio le misure delle tende a pacchetto possono variare.
Se si sceglono tende a pacchetto da fissare alle ante (sia con che senza viti) la larghezza totale per telo dovrà corrispondere alla largezza del vetro, agiungendo 2 cm. In questo modo si avrà certezza di copertura adeguata dell’anta.
Per deifnire invece la lunghezza totale, nel caso di tende a pacchetto a vetro con fissaggio a viti questa dovrà essere pari alla lunghezza del vetro più 6 cm. Nel caso di tende ancorate al battente zenza foratura, la lunghezza sarà pari a quella del battente meno 1 cm.
Per le tende a pacchetto fissate a parete, la loro larghezza ideale corrisponderà alla larghezza totale della finestra o della nicchia di incasso, la quale dovrà essere completamente nascosta alla vista, mentre la sua lunghezza sarà uguale all’altezza dell’intera finestra, più la misura del ripiegamento.
Le misure delle tende a pacchetto fissate a soffitto, invece, prevedono come larghezza la misura di quella dell’intera finestratura, mentre per la lunghezza, questa sarà definita dalla lunghezza della finestra più la misura della distanza tra finestra e soffitto.
Schermatura della luce
Anche le tende a pacchetto possono essere caratterizzate da diversi tessuti e quindi anche da diverse capacità di filtraggio della luce.
Nella scelta di questo tipo di tende, bisognerà quindi considerare l’ambiente in cui si andranno ad inserire, ed il tipo di bisogno al quale si vorrà rispondere. Questo soprattutto considerando una non modulabilità della schermatura, se non attraverso l’apertura del tendaggio che andrà inevitabilmente a scoprire la finestra, rendendo visibile l’interno dall’esterno.
Per ovviare a questo aspetto, soprattutto in ambienti come camera da letto o bagno, si possono applicare alcune accortezze. Una ad esempio è quella di associare questo tipo di tende a tendaggi morbiti, in modo da creare anche movimento visivo e da esaltare questi punti della stanza. Un altro modo, potrebbe essere quello di utilizzare pellicole riflettenti o, ancora, vetri acetati opacizzati o sabbiati.
Tende a pannello
Le tende a pannello sono un’ottima soluzione in ambienti moderni e minimali dove questi tendaggi essenziali sapranno coniugare stile ed efficienza pratica.
Sono caratterizzate da più pannelli scorrevoli lateralmente, in grado di essere sovraposti, modulando la schermatura della luce.
La caratteristica di queste tende, poi, è quella di poter sovrapporre teli di colori, schermature e motivi differti, potendo realizzare composizoni personalizzate e dal sicuro impatto visivo.
Il mio consiglio, comunque, è quello di sceglierli a tinta unita per effetto più minimale e raffinato o con motivi piccoli o non troppo evidenti, o con blocchi di colore geometrici per non perdere la naturale “compostezza” stilistica di questa tipologia di tenda.
Montaggio e Misure
Queste tende scorrono attraverso dei binari che possono essere montati sia a parete che a soffitto.
Se si ricerca un effetto più raffinato un fissaggio a soffitto è l’ideale, garantendo ricercatezza ed eleganza.
In questo caso, la lunghezza del singolo pannello, dovrà corrispondere alla distanza tra paviemento e soffitto, meno 2 cm che dovranno essere lasciati tra pavimento e bordo inferiore del pannello, e meno i centimetri corrispondenti all’ingombro del binario (circa 2 cm ma da verificare).
Qualora si opti per pannelli fissati a parete, sarà innanzitutto necessario, per definire la lunghezza dei pannelli, decidere l’altezza alla quale fissare il binario.
Una volta definito questo, all’altezza tra binario e pavimento, si toglieranno i 2 cm di fondo, i centimentri di ingombro del binario.
Per quanto riguarda la larghezza , per di questo tipo di tenda, ci sono da fare due distizioni nette tra tendaggi a pannelli predefiniti o a pannelli su misura.
Nel primo caso i pannelli saranno stabiliti in dimensione secondo proporzioni già definite in partenza dal produttore del tendaggio, quello che si potrà decidere sarà la lunghezza del binario. In questo caso, in base alle dimensioni indicate dal produttore, sarà importante stabilire l‘ingombro della tenda aperta, cioè se il tendaggio coprirà solo la lunghezza della finestra, oppure se questo andrà oltre di essa.
Nell’ipotesi di scegliere un tendaggio a pannelli con misure personalizzate, si dovrà innanizitutto stabilire il numero di pannelli e la lunghezza massima del binario, che anche qui avrà o la stessa lunghezza della finestra oppure andrà ad eccedere lateralmente.
Una volta deciso questo, sarà importante stabilire di quanto i pannelli, una volta chiusi, dovranno sovrapporsi l’uno all’altro e poi fare questo semplice conteggio:
misura binario + misura accavallamento totale (dx+sx)÷ n. pannelli
ad esempio:
lunghezza binario: 200
n. pannelli: 3
accavellamento: 6 cm –> 12 cm totali
(200+12) ÷ 3 = 70,66 –> 70 cm sarà la larghezza del singolo pannello
ancora
lunghezza binario: 200 cm
n. pannelli: 5
accavallamento: 6 cm –> 24 cm totali
(200+24) ÷ 5= 44,8 –> 45 cm sarà la larghezza del singolo pannello
Schermatura della luce
Anche questa tipologia di tendaggio è pensata per avere diverse capacità di schermatura della luce, attraverso tessuti più o meno filtranti o totalmente oscuranti.
Di per sè già attraverso la definizione del numero di pannelli si può andare a definire il tipo di schermatura, e variarla spostando o sovrapponendo i teli. Ma mixare teli di diversa schermatura può permettere lo stesso tipo di effetto che si riesce ad avere con le tende morbide.
Tende a rullo
La tenda a rullo si dimostra pratica e molto sobria, ed ecco perchè spesso viene associata a stili di arredo minimali e moderni, e si adatta perfettamente ad ambienti in cui l’ingombro del tendaggio deve ridursi al minimo.
Il tessuto viene ad arrotolarsi nella parte apicale, ed il rullo può essere sia a vista che nascoto da un cassonetto, o anche da mantovane. A differenza, quindi, delle tende a pacchetto, il loro ingombro apicale è davvero ridotto.
Montaggio
Il montaggio può avvenire sia a parete, poco al di sopra della finestra, o del suo incasso, che a soffitto, ma si può sfruttare anche l’incasso della finestratura per posizonare il rullo attorno al quale si avolgerà il tessuto.
Come per le tende a pacchetto, anche queste, si posso, in fine, fissare direttamente al telaio dell’anta, con o senza foratura.
Anche in questo caso, inoltre, si possono montare più tende vicine una all’altra, soprattutto nel caso si abbiano ampie vetrature a disposizione, o più finestre vicine.
Misure
Prima di tutto è fondamentale scegliere la tipologia di fissaggio che si preferisce e che si presenta più adatto a rispondere alle diverse esigenze strutturali e/o stilistiche.
Una volta fatto questo bisognerà consideare quanto segue:
Per le tende a rullo a battente (con foratura o meno):
–larghezza: corrisponderà alla larghezza del vetro alla quale aggiungere 7 cm
–altezza: sarà uguale all’altezza dell’intero battente a cui togliere 1 cm nel caso in cui la tenda verrà fissata senza foratura; se invece si sceglie di fissare le tende al battete con viti, si dovranno aggiungere 8 cm all’altezza del vetro
Se si opta per tende a rullo a parete:
–larghezza: si dovrà considerare la larghezza della finestratura e aggiungere 4 cm
–altezza: questa corrisponderà all’altezza della finestra alla quale si aggiungereà l’altezza del meccanismo di fissaggio
Qualora si scelga, invece, di fissare la tenda a rullo al soffitto, si potranno considerare queste misure per scegliere la tenda dalle dimensioni perfette:
–larghezza: anche in questo caso, alla larghezza della finestra si aggiungeranno 4 cm
–altezza: per l’altezza, questa dovrà corrispondere alla somma tra l’altezza della finestra e la distanza tra finestra e soffitto
Schermatura della luce
Le tende a rullo offrono svariate soluzioni per la schermatura della luce, rendendo molto facile modularla attraverso la loro apertura o chiusura.
Tessuti leggeri, filtranti, oppure oscuranti, a tinta unita, o a fantasia, permettono di usare questo tendaggio secondo specifiche necessità e preferenze.
Inoltre, le si possono trovare anche nella versione “giorno e notte” dove, il tessuto utilizzato, è caratterizzato da un’alternanza di fasce trasparenti e fasce piene, che a seconda di come vengono regolate, offrono una pratica gestione del filtraggio della luce.
Tende plisettate
Questo tipo di tenda, sta diventando sempre di più una scelta frequente grazie alla sua versatilità e facilità di installazione.
Si adatta perfettamente ad ogni stile di arredo, occupa poco spazio, potendo essere fissata sia a battente che a vetro.
Ottime in tutti gli ambienti, ma estremamente pratiche in bagno, oppure in cucina o, ancora, nelle camerette dei bambini ma sono particolarmente ideali da installare sulle finestre per tetti.
La loro praticità d’uso è dovuta soprattutto alla sua struttura caratterizzata da del tessuto, spesso composito, che viene ripiegato su se stesso ripetutamente, per poi essre fissato su un supporto.
Le tende plissettate, possono essere aperte e chiuse con movimenti verticali oppure orizzontali ed alcuni modelli possono essere regolati ( quindi aperti e chiusi) sia dall’alto che dal basso.
Montaggio
Come già accennato queste tende possono essere fissate a battente, ma anche all’interno o all’esterno della nicchia di incasso della finestratura grazie all’ingombro che può risultare davvero minimo.
Il fissaggio a vetro, é di sicuro un tipo di montaggio che, d’altro canto, sta prendendo sempre più piede. Infatti, permette, semplicemente, l’incastro del supporto della tenda tra un fermavetro laterale e l’altro, non richiede supporti ulteriori o forature, ed è removibile facilmente in qualsiasi momento.
Nel primo caso i tendaggi saranno modulabili attraverso una cordicella o un’asticella che agevolerà l’apertura o chiusura del tessuto, mentre nel secondo caso basterà spostare uno oppure entrambi i supporti in alto o in basso.
Misure
La particolarità di questo tipo di tenda, risiende nel fatto che sono personalizzabili nel loro dimensionamento. Infatti, anche se molto spesso sono su misura, anche quelle con larghezze standard possono, in tutta autonomia, essere portate a misura semplicemente tagliandole, secondo esigenza.
Nel caso in cui la tenda venga posizionata all’interno del vano di incasso, questa dovrà avere la stessa larghezza dell’incasso. Per quanta riguarda l’altezza, questa corrisponderà a quella dell’incasso.
Una raccomandazione: nel caso si scelga il fissaggio all’interno della nicchia, si dovrà considerare che la tenda chusa, in alto, avrà un certo ingombro, variabile a seconda della lunghezza totale della tenda, per cui si consiglia di considerarlo soprattutto nei casi in cui ci sia un sopraluce, o comunque abbastanza spazio superiore di incasso.
Se invece, si vorrà procedere con l’installazione della tenda all’esterno del vano finestra, la larghezza sarà pari a quella della nicchia più 5 cm per lato (10 cm totali in più). L’altezza, sarà invece maggiorata, rispetto a quella della finestra di circa 7 cm .
Per tende da montare sul battente della finstra, si potrà considerare la larghezza del vetro, a cui aggiungere 1 o 2 cm, calcolando la porzione di fermavetro della finestra libera dalla maniglia. Per misurare l’altezza utilte del tendagio, ci si potrà riferire all’altezza del battente.
Se si sceglie di fissare la tenda a vetro, si dovrà considerare la larghezza del vetro più quella della guarnizione; stessa cosa per l’altezza, quindi altezza del vetro più ingombro della guarnizione.
Schermatura della luce
Le tende plissettate possono essere scelte in base alle proprie esigenze. Possono essere definite da tessutii filtranti, che lasciano, quindi, passare la luce facilmente, oppure oscuranti, assicurando buio totale.
Inoltre, il fatto che alcune possano essere regolate sia in alto che in basso, permette di poter regolare ulteriormente la luminosità della stanza, coprendo o scoprendo il vetro della finestra.
Le tende plissettate si dimostrano molto utili anche nei soggiorni quando, per esempio, si ha la necessità di mascherare il riflesso della luce sullo schermo del televisore. Spostando parzialmente il tendaggio, si può assicurare luminosità all’interno della stanza, eliminado però, il fastidioso riflesso della luce naturale sulla tv.
Tende veneziane
Un tendaggio dalle origini lontane e antiche, queste possono essere scelte se si vuole un tocco di carattere e di personalità. Consigliate soprattuto in legno, per assicurare fascino e matericità, esistono, in realtà, in molti materiali e colori, e permettono di modulare la luce all’interno di un ambiente, garantedo sempre privacy.
Sono, infatti, caratterizzate da lamelle orizzonatali connesse tra loro lateralmente, che possono essere aperte e chiuse attraverso un ‘asticella.
Questo è un tipo di tenda utile per chi vuole un effetto più “drammatico”, con un impatto sicuramente più deciso non solo estetico, ma anche percettivo rispetto alla luminosità di un dato ambiente.
Montaggio
Le venziane possono essere fissate facilemente, direttamente sul battente della finestra con o senza fori, ma anch ea parete o a soffitto, e questo a seconda dell’effetto che si vuole ottenere, dalla conformazione della finestratura e dal fatto se si vogliano o meno associare altre tipologie di tende, come quella a teli morbidi.
Misure
Sarà importante capire il tipo di fissaggio che si desidera e quindi, solo a quel punto, si potranno valutare le misurazioni utili da effettuare per definire le dimensoni esatte delle veneziane.
Fissaggio su battente: la larghezza sarà pari a quella del vetro a cui si aggiungeranno 2 cm. L’altezza sara invece pari a quella del vetro, più 6 cm.
Fissaggio a parete: in questo caso la larghezza sarà pari a quella dell’intera finestratura, metre l‘altezza corrisponderà a quella della finestra, più quella dell’ingombro della ripiegatura del tendaggio.
Fissaggio a soffitto: la larghezza da considerare sarà uguale a quella dell’intera finestra, mentre l’altezza corrisponderà a quella della finestra più la distanza tra soffitto e finestra (o nicchia).
Schermatura
Come già accennato in precedenza, è l’apertura e la chiusura delle lamelle orizzonatali a definire il grado di filtraggio della luce nella stanza, influenzando anche la sua direzione e diffusione nell’intero ambiente.
Anche la grandezza delle lamelle, definirà il grado massimo ed i gradi intermedi di filtraggio della luce. Infatti, lamelle più strette, determineranno anche spazi più ridotti di passaggio della luce, una volta che queste saranno completamente o parzialmente aperte. Al contrario, lamelle più larghe garantiranno interspazi più grandi e quinidi maggior passaggio di luce.
Un altro fattore di modularità di filtraggio, è definito dalla possibilità di sollevare l’intero blocco lamelare una volta chiuso, permettendo di scoprire l’infisso e quindi di far passare maggiore luce, o meno, a seconda dell’altezza in cui venga bloccata la tenda. Ne risulterà, quindi, una doppia modularità del filtraggio della luce.
Tende verticali
Queste tende, nate ed utilizzate negli anni passati massivamente negli uffici, negli ultimi anni stanno conquistando terreno nel mondo dei tendaggi per gli ambienti abitativi.
Caratterizzati da lamelle o bande in tessuto semirigido che possono essere di varia larghezza, sono un’ottima opzione soprattutto quando si presentano ampie vetrate.
La loro apertura e chiusura avviene su due direzioni, modulabili attarverso delle cordicine, oppure elettricamente. Infatti, le bande possono sia essere orientate su un proprio asse verticale, e quindi aperte o chiuse, che venire ripiegate le une sulle altre, oppure affiancate, scorrendo lateralmente.
Sono essenziali ed eleganti, possono adattarsi a più stili, e sono perfette nelle zone giorno o anche negli studi.
Montaggio
Queste tipologie di tende sono adatte ad un fissaggio a parete oppure a soffitto. Ovviamente, essendo tendaggi adatti ad ampie vetrate, si ritiene che l’ideale sarebbe quello di fissarle a soffitto per accentuare la percezione del tendaggio e dell’ampiezza dell’area interessata.
In ogni caso, come per gran parte dei tendaggi, l’importante sarà valutare un montaggio che allontani le lamelle da eventuali ostacoli, come la maniglia, considerando anche che si dovrà permettere la rotazione della lamella su ste stessa.
Inoltre, sarà importante valutare la tipologia di apertura laterale della tenda che dovrà rispondere a diverse esigenze, tra cui la conformazione della finestratura e quindi la tipologia di apertura della stessa.
Infatti, le tende verticali possono scorrere lateralemente in modo da aprirsi totalmente a destra oppure a sisnistra, ma si può prevedere anche un’apertura centrale, che preveda lo scarico delle bande solo a destra o solo a sinistra.
Misure
Tendenzialmente, a seconda dei casi e dopo un’attenta valutazione strutturale e stilistica, si può scegliere di creare un tendaggio che abbracci l’intera finestratura e/o l’intera parete.
Quindi la larghezza sarà pari alla larghezza della finestratura e/o della parete interessata, mentre l‘altezza sarà pari o all’altezza da terra al soffitto meno l’ingombro del binario di fissaggio (nel caso di fissaggio a soffitto) oppure all’altezza del tendaggio a cui si dovranno aggiungere i centimentri della staffa di fissaggio a parete, se si intenderà posizionarla subito al di sopra della nicchia di incasso.
Schermatura
Il doppio movimento delle lamelle permette di modulare il filtraggio della luce ed è essenzialmente questa caratterisca a definire il grado di schermatura della luce. Anche se vengono caratterizzate da tessuti sia filtranti che oscuranti, infatti, questi non si presentano mai leggeri e fini.
Criteri di scelta del giusto tendaggio
Ora che abbiamo analizzato le tipologie principali di tenda, possiamo capire come scegliere quella più giusta.
Ci sono vari aspetti da tenere in considerazione per ottenere, come risultato finale, ambienti armonici, accoglienti ed equilibrati, sia da un punto di vista funzionale che estetico.
Innanzitutto, bisogna contestualizzare il tipo di tendaggio rispetto allo stile di arredo che si è definito e in base alla distribuzione degli elementi.
Ad esempio, se nelle vicinanze di una finestra è collocato un camino è preferibile optare per tende a vetro o a battente, poco ingombranti. Oppure, nel caso di boiserie, inserire dei tendaggi lunghi e morbidi, potrebbe esaltare l’immagine totale della stanza, dando confortevolezza ed eleganza.
Per esaltare arredi moderni e di carattere, la scelta migliore potrebbe essere quella di optare per tende a rullo o a pannello, magari affiancando singoli teli, per creare una composizione personalizzata e che regali movimento visivo.
Se si definisce una zona relax, con seduta sotto la finestra, sarà impossibile imporre nello spazio un tendaggio lungo. Piuttosto, sarà utile scegliere tende più corte, che regalino personalità e che esaltino l’area, aumentandone l’accoglienza percettiva.
Altra cosa da tenere in considerazione è il tipo di ambiente in cui si va a collocare un determinato tipo di tenda.
In cucina, ad esempio, potrebbe essere preferibile scegliere tende facili da smontare e lavare e che non siano eccessivamente ingombranti, e quindi anche pericolose, soprattutto nel caso di finestre vicino la zona fuochi.
Ancora, in camera da letto, spesso si può optare per tendaggi morbidi accoglienti e confortevoli, anche se non è oggettivamente l’unica opzione valutabile. In bagno, è spesso preferibile collocare tende essenziali, minimali e molto pratiche, eliminando ingombri inutili e che rischiano di chiudere troppo la stanza.
Anche il tipo di finestra, ci pone davanti delle scelte, alle volte più o meno obligate. Ad esempio in presenza di finestrature a scorrimento, via libera a tuti i tipi di tendaggi fissabili in nicchia, oppure a parete o a soffitto, ma, al contrario, da non prendere in cosiderazione tendaggi con montaggio a vetro o a battente.
Dove la nicchia di incasso della finestra non prevede una grande spaziatura tra montate e faccia superiore della nicchia, è sconsigliabile una tenda da fissare proprio all’interno di questa, se troppo ingombrante una volta chiusa.
In presenza di cassettoni, è necessario inglobare questi nel tendaggio per avere un effetto elegante e confortevole.
Anche la tipologia di schermatura desiderata, ovviamente, incide sulla scelta del tipo di tendaggio.
In camera da letto, avere a disposizone tendaggi che possano oscurare completamente la zona è sicuramente un valore aggiunto, anche per garantire la massima privacy quando necessario.
Tende più leggere sono, invece, collocabili in zone soggiorno o anche in cucina.
Abbiamo già fatto l’esempio, in precedenza, della TV posta frontalmente la finestra, e anche se questa condizione andrebbe eviatata, questo non è sempre possibile ( leggi l’articolo dedicato al posizionamento del televisore, qui).
In queste circostanze, tendaggi oscuranti, in associazione a quelli più leggeri e filtranti, possono aiurare ad eliminare il riflesso sullo schermo del televisore.
Un altro criterio di valutazione per la scelta delle giuste tende, è rappresentato dai tessuti e dai materiali che le caratterizzano.
Infatti, si può spaziare dai filati naturali come lino, cotone e canapa, o da quelli in acrilico, poliestere, Pvc, fino ad arrivare a materiali come alluminio o legno, utilizzati allo stato grezzo ma anche rivestiti o verniciati.
Per quanto riguarda i tessuti, quelli naturali, sapranno sempre esaltare la matericità del tendaggio, dando un aspetto più autentico e di prestigio all’ambiente.
Ad ogni modo, non sempre sono da escludere i tessuti sintetici, soprattutto se dimostrano una buona qualità, e rispondono egregiamente sia alla struttura della tenda che alle sue caratteristiche di prestazione.
Da evitare, però, i tendaggi enormemente economici perchè daranno facilmente un aspetto poco ricercato e dozzinale al tuo ambiente. Molto spesso, infatti, questi tessuti non riescono a tenere ” la forma”, cadendo in modo disarmonico o ripiegandosi in modo irregolare.
Tende come le veneziane, invece, offrono la possibilità di scegliere tra pvc, alluminio e legno. Sicuramente, quest’ultimo permette di assicurare naturalità all’area di finestratura e di legarsi emotivamente all’ambiente circostante, ma sia l’alluminio che il pvc offrono praticità di mantenimento e leggerezza di istallazione esaltando un ambiente più moderno.
Esistono poi casi in cui le tende debbano avere delle caratteristiche tecniche specifiche, in quanto da collocare in punti particolari della casa.
Ad esempio, in prossimità di fonti di calore, come camini e piani cottura, sarebbe preferibile optare per tessuti ignifughi.
Ma non solo, infatti nel caso di bioserre, ad esempio, oppure per migliorare le prestazioni energetiche di un’abitazione, scegliere delle tende con tessuti termici, aiuta ad isolare gli ambienti dal freddo, o dal caldo.
Mixare tra loro diverse tipologie di tende
Molto spesso, siamo abituati a pensare, e a vedere, stanze caratterizzate da un solo tipo di tendaggio, oppure ad accostare teli diversi, ma della stessa tipologia. Questa, però, non sempre è l’unica scelta valutabile o addirittura la più adatta, senza contare che mixare tra loro diverse tipologie di tende, variabili in tessuto, colore e struttura, rende possibile creare punti di grande personalità ed unicità, dando calore e ricercatezza all’intero ambiente.
Un mix sempre vincente è dato dall’accostamento delle tende morbide con quelle a pacchetto, ma anche con quelle a rullo, plissettettate o ancora con le veneziane , che permetteranno di mixare, senza troppe difficoltà, tessuti e/o materiali, giocando con volumi, texure, gradazioni di filtraggio della luce, etc.
Allo stesso tempo, funzionano benissimo anche mix tra tendaggi rigidi, come ad esempio, nel caso in cui si scelgano tende a pannello da associare a tende a rullo, o ancora plissettate. Queste composizioni daranno ordine visivo immediato ed esalteranno l’essenzialità dell’ambiente.
In linea di massima, comunque, per dare vita a delle composizioni funzionali e piacevoli, in grado di valorizzare l’ambiente , consiglio di tenere a mente sempre quattro aspetti:
funzionalità
tessuti
colori e fantasie
obiettivo
Funzionalità. Quando si vuole comporre un assetto specifico con due o più varianti di tendaggi, è importantissimo analizzare come si vive un dato ambiente e quindi a quali bisogni ogni tenda deve saper rispondere, senza dimenticare di valutare se tali necessità variano durante l’arco dell’intera giornata, ed in che modo.
Si potrebbe volere, oppure aver bisogno, di un tendaggio a vetro oscurante, in grado di ostavolare vista e luce, in associazione a qualcosa di più leggero che vesta l’ambiete e che lo caratterizzi per gran parte della giornata, lasciando filtrare la luce.
Un’altra esigenza che potrebbe nascere, potrebbe essere quella di proteggere la visione dall’estreno per gran parte del giorno, ma al contempo aver bisogno di lasciare facilmente filtrare la luce all’interno della stanza. In questo caso, un tendaggio più leggero, anche se coprente, potrebbe dare la risposta giusta, ma accostandolo ad uno più pesante, di sera, oppure per vedere la tv, si potrà garantire una schermatura ed una protezione totale da sguardi indiscreti.
Per gli amanti di tendaggi comunque leggeri e non troppo oscuranti, sovrapporre diversi tipi di tende, ma di tessuti di medio o leggero filtraggio, potrebbe essere un buon modo per modulare luce e visibilità senza inserire elementi di natura più impattante.
Ecco che quidi potrebbero essere scelti teli morbidi assieme tende a pacchetto, oppure plissettate o ancora a rullo, ma anche soluzioni più articolate e rigorose.
Tessuti (o materiali). Anche la scelta dei tessuti è importante, ed è strettamente correlata alla funzionalità delle tende.
La combinazione dei giusti tessuti e materiali può sicuramente fare la differenza, innanzitutto, per rispondere totalmente ai bisogni di chi vive quel dato ambiente, ma anche per crare un assetto armonico e ben bilanciato.
In generale, è sempre consigliabile modulare la composizione mixando tessuti o materiali di diversa natura, questo darà movimento visivo e regalerà un aspetto sofisticato e ricercato, senza appesantire.
Da evitare, invece, composizoni con tessuti e materiali del tutto oscuranti, il rischio è quello di chiudere ed appensatire troppo l’intera area. L’unica alternativa se si vogliono utilizzare solo tessuti oscuranti è quella di non creare composizioni e mantenere un solo tendaggio.
Colori e fantasie. Quando si procede con la scelta di diverse tende da mixare, inserendo una fansia o volendo più colori, la regola base, rimane quella di creare accostamenti in grado di rendere uno solo dei due tendaggi il punto focale della composizione.
In questo modo si darà maggiore risalto a tutta l’area, senza eccessi.
Per un ambiente”pulito” ed “ordinato” il mio consiglio, è di puntare esclusivamente sui colori, scegliendo cromaticità già presenti nella stanza.
Se ti piace qualche tocco di particolarità, ma senza eccedere, punta invece, su bordi, nodi, traforature o decori, sempre per uno solo dei due tendaggi, mentre l’altro rimarrà semplice e minimale.
Per gli amanti di ambienti un po’ più particolari e impattanti, o semplicemente per le fantasie, si può valutare sicuramente un decoro caratterizzante (sempre solo su uno dei due tendaggi).
Ma attenzione anche a non eccedere e a non inserire elementi grossolani. Il mio consiglio, è quello di scegliere soluzioni di personalità, ma che siano sempre in accordo e in armonia con gli altri elementi della stanza, e che aggiungano ricercatezza stilistica.
La cosa da tenere a mente, nel caso delle fantasie, è che questa non dovrà mai sovraccaricare l’ambiente ma esaltarlo, e laddove siano già presenti tessuti lavorati e a fantasia all’interno della stanza, si renderà necessario creare un assetto non caotico e disequilibrato. Si consiglia quindi, in questo caso, di coordinare i due tessuti, oppure di sceglierli rendendo uno solo dei due il vero protagonosta dell’assetto totale della stanza, mentre l’altro assumerà un ruolo secondario in grado di esaltare la fantasia principale.
Obiettivo. La scela dei tendaggi, che siano singoli oppure accostati tra loro, rispondono sempre a dei bisogni progettuali. Quindi, ovviamente, la loro installazione, oltre ad avere un significato funzionale, permette di rendere completo e ben equilibrato l’assetto dell’intero spazio. Seconodo quanto appena detto, le tende possono “semplicemente” perfezionare la progettazione della stanza e quindi affinare le scelte stilistiche e cromatiche, oppure possono inserirsi nel contesto, definendo dei punti di grande focus visivo sia in relazione all’intero ambiente, oppure per specifiche zone funzionali.
E sapere che ruolo dare al tendaggio, è di fondamentale importanza per sviluppare con precisione l’intero progetto della stanza. Quindi, in acuni casi, sarà di particolare rilevanza decidere prima di ogni altra cosa il ruolo che avranno le tue tende, per poi costruire il progetto.
Ora che hai a disposizione tutte le informazioni per scegliere le tende giuste, non ti resta che rendere la tua casa perfetta!
(foto Pinterest)
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Materiale nato nell’architettura strutturale, il cemento sta acquisendo sempre più usi nella definizione degli interni di un’abitazione.
Infatti l’uso di questo materiale, oggi spazia dai pavimenti ai mobili fino alle lampade e ai complementi di arredo, offrendo sempre un forte impatto visivo e regalando forme materiche di carattere e fluide allo stesso tempo.
Tutti i vantaggi del cemento nell’ Interior Design
Inserito per la prima volta come elemento distintivo nell’interior per caratterizzare maggiormente ambienti dallo stile industriale, oggi viene data una connotazione molto più ampia affiancandolo a stili diversi tra loro, e a correnti di arredo con origine e caratteristiche assolutamente distanti con quello industriale.
Il cemento è in grado di contare su finiture ruvide, lisce, colorate o “al naturale”, creando un contrasto molto interessante e accattivante con gli altri elementi di arredo. Da notare come riesca ad esaltare materiali differenti, una volta affiancato a legno, metallo, vetro, ma anche tessuti che vanno dal cotone, al lino o al velluto, restituendo sempre un’atmosfera sofisticata, sobria ed elegante.
Inoltre per sua stessa natura è un materiale in grado di riflettere la luce e riesce quindi ad illuminare un ambiente una volta steso su pavimenti o pareti, ed è un grado di far rimbalzare la luce se affiancato a sorgenti luminose artificiali.
Insieme a tutti questi aspetti, da non sottovalutare, poi, la sua resistenza e flessibilità, che permette anche di dare vita ad elementi di arredo dalle forme e dimensioni più disparate con una grande personalizzazione, e soprattutto con ottime prestazioni.
Come inserire il cemento nella tua casa
Ora che sappiamo le caratteristiche principali di questo materiale, andiamo a vedere alcune tra le sue più interessanti applicazioni in casa.
Pareti, pavimenti e soffitti
Se pensiamo ad una collocazione del cemento all’interno di una casa, la prima sua applicazione che viene in mente è senz’altro quella riguardante pavimenti e pareti. Ma anche il soffitto è un punto della casa che si presta favorevolmente a questo materiale. Ottimo poi se si creano dei giochi di finitura e colorazione che diano personalità e movimento, senza appesantire l’immagine totale dell’ambiente.
Top cucine, basi e lavello
Ebbene sì, la cucina è un ottimo punto della casa nel quale inserire questo materiale, soprattutto se si pensa alla sua resistenza ai graffi, alla sua durezza, all’impermeabilità e alla sua incapacità di deformarsi. Ecco perché con la sua versatilità, il cemento, è assolutamente adatto a creare le basi e i top dando vita a cucine senza tempo.
Ottimo anche per i lavelli, sia integrati che da incasso che risulteranno facili da pulire (attenzione solo all’uso di acidi che comprometterebbero la superficie calcarea del cemento).
(Nella sessione Dai uno sguardo puoi trovare proprio un esempio – n.5 – di definizione di una cucina in cemento e di come questo materiale si adatti perfettamente a vari stili)
Bagno
Anche nel bagno è possibile dare personalità tramite il cemento. Al di là di pareti e pavimento, infatti si può optare per elementi come piatto doccia o lavabo per definire questo ambiente.
Arredi
Il cemento è utilizzato anche nella creazione di mobili ed elementi di arredo di varia natura. Dalle strutture letto, alle panche, fino a consolle o cassettiere, o tavoli.
Complementi e decorazioni
La capacità di essere modellato permette, poi, la produzione di complementi di arredo e di oggetti di decoro.
Insomma il cemento può essere un elemento protagonista della stanza, oppure può irrompere nell’ambiente creando una rottura, pur mantenendo stile e senza compromettere l’immagine totale, ma anzi esaltandone il profilo stilistico.
Fai da te con il cemento
La cosa interessante del cemento, è che è un materiale adattissimo al fai da te.
Di seguito ti mostrerò alcune idee da realizzare …spero sia una sorpresa gradita! Clicca sulle immagini o sulla descrizione breve.
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Uno dei punti focali di un soggiorno, è la parete davanti al divano, che spesso è destinata ad ospitare il televisore. Ecco perché una sua progettazione attenta può fare davvero la differenza.
In questo articolo ci dedicheremo quindi a tutti quei criteri utili per definire proprio questa zona della casa, e ti darò qualche idea su come renderla armonica, oltre che funzionale.
Ti consiglio quindi di proseguire a leggere, sia che tu ti stia apprestando ad una ristrutturazione, sia che ti stia cimentando nell’arredo della tua nuova casa.
Quale parete destinare alla tua tv
Innanzitutto, è bene sapere, che nella progettazione di un soggiorno, è essenziale che si parti da un’analisi dello spazio, e della dislocazione delle finestre. Sarà infatti necessario, soprattutto, considerare la direzione di propagazione della luce e andare ad individuare la parete “più importante” della stanza.
Ricorda sempre che la parete ottimale, avrà una illuminazione naturale laterale, quindi mai scegliere una parete illuminata frontalmente o che abbia essa stessa delle finestre. Questo per garantire una buona illuminazione naturale del televisore, che non vada, quindi a disturbarne la visione.
Allo stesso tempo la parete ottimale dovrà permetterti il posizionamento del divano ad una distanza adeguata alla dimensione della parete stessa e della tv.
Qui di seguito, degli esempi di distanze minime e massime tra divano e televisore, che potranno aiutarti a definire proprio la correlazione tra parete, tv e divano.
Inoltre tieni sempre a mente che entrando nel soggiorno, questa sarà la parte della stanza che, generalmente, catturerà l’attenzione, per cui se possibile, scegli la parete più grande, o comunque quella che potrà essere caratterizzata da elementi di decoro ed in grado di dare personalità all’intero ambiente.
Quali elementi inserire per arredare la parete tv
Questa parete dovrà rispondere a due bisogni principali:
Accogliere tutto quello che ti è necessario per usufruire del televisore
Contenere ciò che ti è utile in base all’utilizzo e alle attività che avranno luogo in soggiorno (soprattutto nella zona divano)
Ci sono varie formulazioni per inserire elementi in grado di rispondere a queste due esigenze, ma in linea di massima, puoi pensare alla progettazione di questa parete, sviluppando una sezione orizzontale al di sotto della tv e una verticale che interessi proprio la parete.
Infatti, tendenzialmente, avrai bisogno di concentrarti su elementi contenitori sottostanti la tv, che possano eventualmente essere sfruttati per sorreggere il televisore, oltre che per accogliere tutti i dispositivi necessari, e su elementi sospesi che conterranno quanto utile per i tuoi interessi e per adempiere alle funzionalità della stanza.
Potresti anche decidere di optare per una parete provvista di solo mobile tv, questo focalizzerà maggiormente l’attenzione sulla tv stessa, ma è una soluzione che consiglio solo nel caso ci sia abbastanza spazio nel resto della stanza, per inserire arredi e complementi in grado di rispondere a pieno a tutte le necessità funzionali e ricreative del soggiorno.
Dove posizionare il televisore
Sembra scontato, ma ricorda: il televisore andrebbe posizionato davanti al divano o in generale davanti la seduta principale del soggiorno.
Qualora tu abbia a disposizione un soggiorno molto ampio che permetta, quindi, il posizionamento di più divani e poltrone, scegli di posizionare il divano più grande e importante di fronte la parete della tv. Potrai inserire le altre sedute in modo obliquo rispetto al televisore.
Alternativa a questa disposizione potrebbe essere quella di definire due zone di relax, di cui una funzionale alla tv e l’altra destinata esclusivamente alla convivialità.
Laddove la stanza non permetta di centrare tv e divano tra di loro, potrai sempre optare per l’uso di staffe telescopiche o di mobili tv girevoli.
Importante, nel posizionamento della tv, è anche l’altezza alla quale fissarla o porla. Esiste una sola regola a cui affidarsi: l’asse orizzontale del televisore deve coincidere con l’altezza degli occhi dello spettatore. Quindi il mio consiglio è sempre quello di partire dalla scelta del divano per poi definire l’altezza alla quale disporre la tv.
Nei casi in cui il televisore debba, invece, essere posizionato necessariamente più in alto rispetto alla linea dei nostri occhi (come ad esempio nel caso del televisore posto al di sopra di un camino), potrai optare per staffe inclinabili in grado di permetterti di portare in avanti il televisore. Attenzione, però, sarà opportuno decidere per una seduta con schienale reclinabile in modo tale da ripristinare la corretta correlazione tra piano orizzontale del televisore e linea degli occhi.
Come illuminare la tua parete tv
Esistono svariati modi di illuminare questa zona della stanza. L’importante è che sia una illuminazione non troppo invadente e che non colpisca direttamente né i tuoi occhi né tanto più lo schermo della tv.
Quindi rivolgi la luce verso il muro oppure verso il basso, scegli strip led, faretti o lampade sospese con diffusore oscurante, quindi in stoffa, in plastica o in metallo o in calce. Ottime anche soluzioni come applique da parete o lampade da tavolo.
Ma attenzione a non esagerare, focalizza l’illuminazione in alcuni punti strategici e ricorda di scegliere una luce soffusa (ancora meglio se dimmerabile) e calda.
Idee per la tua parete tv
Adesso che abbiamo affrontato gli aspetti un po’ più tecnici, è giunto il momento di scoprire l’aspetto estetico di questa parete che ti permetterà di definire il carattere e la personalità dell’intera stanza.
Quindi via libera non solo alla pittura e al colore, ma anche a pannelli, rivestimenti in gres o alla carta da parati e assolutamente da considerare il mixare diverse di queste soluzioni tra loro. In questo modo darai il giusto accento a questa parte della stanza.
Attenzione solo a fare in modo che la porzione di parete dietro al televisore, sia caratterizzato da superfici e colorazioni omogenee o comunque delicate, che non distraggano e non disturbino durante la visione della tv.
Questo non significa che tu debba rinunciare a decori o ad effetti importanti, ma solo che sarà necessario applicare un pannello sul retro del televisore in grado di ristabilire un equilibrio visivo e di evitare che la visione del televisore sia disturbata e che vada a sovraccaricare di stimoli lo spettatore.
Di seguito alcuni esempi di composizione di parete tv, potrai lasciarti ispirare e potrai poi trovare il tuo modo totalmente personale di realizzare una fantastica parete tv.
Qualsiasi sia il tuo stile di arredo, applicando quando scritto in questo articolo e lasciandoti guidare dalla fantasia, potrai dar vita ad una parete tv protagonista del tuo soggiorno!
(foto Pinterest)
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Il corridoio è un ambiente di casa che spesso, vista la sua complessità nel dargli un carattere ben definito, si tende un po’ ad abbandonare al suo destino o, al contrario, nella speranza di definirlo nella sua essenza, si sovraccarica di elementi e di funzionalità, con un risultato disarmonico e disfunzionale.
Allora come fare per raggiungere il giusto equilibrio tra anonimato e caos?
Di seguito troverai alcuni consigli da seguire, per scegliere la strada migliore da percorrere per definire un corridoio equilibrato e ben inglobato nel concept della tua casa.
Analizza le sue dimensioni e la sua forma
Come sempre, è bene partire dallo spazio che abbiamo a disposizione e da come questo si sviluppi all’interno della nostra casa.
Potresti trovarti di fronte corridoi stretti e lunghi, oppure altri che riescano ad ospitare armadiature, o ancora, alcuni dalle forme più ampie e che possano funzionare come un vero e proprio ambiente accessorio, permettendoti di ricavare uno stanzino o un guardaroba.
In base a questo potrai quindi valutare, come andare a definire il tuo corridoio.
I primi passi da compiere
A decidere se il tuo corridoio possa essere una “semplice” zona di passaggio, oppure un’area dove poter confluire diverse funzionalità, sarai tu, attraverso le considerazioni che farai in base agli ambienti circostanti, le sue dimensioni e forma.
Quindi una volta che avrai capito come utilizzarlo, potrai agire esaltando le sue qualità migliori e cercando, invece, di spostare l’attenzione dai suoi limiti.
Agisci basandoti su un’unica regola valida per tutti i tipi di corridoio: non sovraccaricare mai l’ambiente.
Definisci l’area sulla quale intervenire e inserisci pochi elementi ma caratterizzanti.
Potresti anche decidere di utilizzare solo il colore, oppure un effetto pittorico particolare o una carta da parati per raggiungere il tuo obiettivo, o ancora, la luce. Questa è la risposta giusta, soprattutto se ti trovi di fronte un corridoio troppo stretto per poter inserire dei mobili di arredo.
Negli altri casi potrai ricorrere ad arredi più o meno riempitivi e dagli ingombri più o meno generosi.
In base poi, alle proporzioni tra altezza e larghezza potrai dare maggiore spinta alla verticalità poca dello spazio, oppure farlo percepire meno lungo, e quindi donare equilibrio.
Dimmi quale corridoio hai e ti dirò come definirlo
Corridoio stretto e lungo
In questo caso, dovrai innanzitutto agire, cercando di ampliarlo otticamente.
Limita il più possibile gli arredi e le decorazioni oppure inserisci arredi il più possibile poco ingombranti otticamente. Questo si traduce in profondità ridotte, arredi sospesi o dai fianchi vuoti o in vetro e, da decori, come stampe e quadri, ben organizzati e connessi tra loro e con colori simili.
Amplia lo spazio a disposizione, agendo sulla percezione dello spazio:
Usa gli specchi.Questo ti permetterà di riflettere lo spazio e gli arredi, e dare l’illusione di un ambiente più ampio.
Usa il colore. Ottimo il bianco, magari da stendere sulle superfici in tonalità differenti, ma puoi scegliere anche di associarlo in contrasto ad altri colori…dai toni neutri e chiari per un ambiente più accogliente, a quelli più scuri o importanti per creare un effetto di impatto.
Dai spazio maggiore al bianco che esalterà la luminosità dell’ambiente e ponilo in contrasto con un colore differente che darà personalità al tuo corridoio.
Nel caso, poi, di soffitto alto, potresti scegliere di abbassarlo, riequilibrando l’immagine d’insieme.
Ti potrebbe venire in aiuto colorarlo e estenderlo sulla parete…
Andrai ad accentuare l’altezza, ma il soffitto sembrerà più ampio, e di conseguenza anche il resto dello spazio!
E per riequilibrare la percezione d’insieme, potrai riproporzionare ancora lo spazio aggiungendo una fascia di colore in basso sulle pareti e del bianco sul resto della superficie.
In alternativa, potresti scegliere di far apparire più corto il tuo corridoio .
Basterà applicare un colore più scuro sulla parete di fondo, per ottenere subito una riduzione ottica della lunghezza, rendendo più proporzionato lo spazio.
Potresti anche stendere lo stesso colore non solo in fondo ma anche sul soffitto, agendo contemporaneamente sulla percezione dell’altezza e della lunghezza, riducendole.
Ovviamente le stesse tecniche possono essere applicate attraverso l’uso dei rivestimenti, qualsiasi natura quest’ultimi abbiano… attenzione solo alla scelta del giusto rivestimento, che vada ad esaltare e a non sovraccaricare l’immagine totale dell’ambiente.
Corridoi dalla larghezza sfruttabile
Nel caso di corridoi che permettano di essere sfruttati grazie ad una sufficiente larghezza, si potrebbe intervenire inserendo armadiature e mobili abbastanza capienti. Questo ti darà modo di avere spazio accessorio dove riporre tutte quelle cose che non trovano immediata collocazione nelle singole stanze adiacenti (e non), o che non vengono utilizzate quotidianamente.
Potrai creare anche delle piccole lavanderie o degli angoli relax, o ancora degli angoli studio.
Sarà la tua fantasia e la capacità a dare il giusto valore a questo spazio.
Disimpegni ampi
Nel caso tu avessi la fortuna di avere a disposizione più che un corridoio, un disimpegno vero e proprio e, magari, anche abbastanza grande, potrai davvero creare degli spazi da vivere a pieno, senza particolari limiti, o addirittura poter contare sullo spazio messo a tua disposizione, per creare dei veri e propri guardaroba o stanzini.
Angoli relax, angoli studio, mobili, scaffalature e armadiature, potranno essere, ovviamente, collocate e sviluppate con maggior libertà di espansione riguardo a spazi meno larghi.
Anche carta da parati o qual si voglia rivestimento potrà essere applicato potendo contare su superfici e aree maggiori. Potrai optare anche per rivestimenti 3D senza paura di chiudere troppo l’ambiente, decidere di avvalerti di applicazioni e decorazioni da parete.
In base, poi, alla conformazione del tuo disimpegno, avrai l’opportunità di agire sulle pareti con maggiore libertà, potendo contare non solo sui modi di utilizzare il colore che già abbiamo visto, ma anche su altre opzioni, come utilzzare il colore pieno su tutte le pareti, creando un effetto avvolgente, oppure creare delle divisioni in lunghezza della superficie.
In questo caso, in conclusione, avrai maggior manovra di azione, e tanto dipenderà dal tuo estro e dalle necessità a cui dovrai rispondere.
Come illuminare un corridoio
Come sempre, chiudo il mio articolo, affrontando il tema dell’illuminazione.
Se mi segui e hai avuto modo di leggere gli altri articoli, sai quanto sia importante l’illuminazione e quanto sia necessario progettarla consapevolmente, in modo che sappia illuminare al meglio e allo stesso tempo che vada a dare il giusto accento allo stile e alla definizione data ad un dato ambiente.
Nei corridoi, quello da cui dovrai partire sarà la sua ampiezza, la sua altezza e la quantità e tipologia di arredo. . Fai solo attenzione che sia sufficiente ma allo stesso tempo con non illumini troppo.
Puoi scegliere se dare risalto all’intero ambiente oppure se focalizzare l’attenzione su un particolare presente.
In generale sono ottimi i led, che siano sotto forma di strip o di faretto, questi ti permetteranno di ottenere un’illuminazione adatta e all’occorrenza focalizzata su alcuni punti del corridoio.
In alternativa, soprattutto in presenza di corridoi con altezze considerevoli, potresti scegliere delle lampade sospese, calibrandole secondo ampiezza dello spazio, ovviamente.
Ma anche applique sulle pareti oppure plafoniere sul soffitto possono fare al caso tuo, ti aiuteranno a dare quel tocco in più ma senza sovrastare gli arredi e caricare troppo l’ambiente!
Ora sai come rendere il tuo corridoio, uno spazio funzionale ed armonico, dando peso alle sue dimensioni, scegliendo i giusti arredi ( o non scegliendoli affatto) e le giuste tecniche di colore, e dando significato ed enfasi allo spazio attraverso la luce!
Che aspetti! Corri a progettare il tuo nuovo corridoio!
Ps. guarda la pratica clip che trovi su Instagram e su Tik Tok… e non dimenticarti di seguirmi!
(foto Pinterest)
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Per illuminare un ambiente, ci sono molti elementi che possono essere utilizzati, ognuno con peculiarità specifiche e differenti funzioni.
Oggi, andremo alla scoperta delle lampade a sospensione, capiremo cosa sono, a cosa servono e come collocarle al meglio per illuminare un ambiente.
Lampade a sospensione e lampadari…sono la stessa cosa?…Facciamo chiarezza
Questo tipo di corpo illuminante, è caratterizzato da un portalampada appeso al soffitto tramite un filo di alimentazione che può essere di lunghezza variabile.
Ma quindi, lampada sospesa è sinonimo di lampadario?
No, direi proprio di no…E allora in cosa si differenziano?
Dalla loro funzione. Infatti, mentre il lampadario ha l’obiettivo di illuminare ampiamente una stanza, la lampada a sospensione, si focalizza su un punto specifico, enfatizzandolo e creando un’illuminazione di impatto. Si tratta quindi di un elemento aggiuntivo che può essere abbinato o meno ad altri elementi di illuminazione accessoria, e ovviamente a quello principale.
Dove posizionare una lampada a sospensione
Essendo un elemento accessorio, potrà essere collocata in tutti quei punti dove sarà necessario illuminare ulteriormente o dove vorremmo creare un’atmosfera ben precisa.
Ottima quindi in cucina, per illuminare il tavolo, o dare accento e illuminazione diretta ad un piano snack. Ma utile anche in tutti quei punti funzionali ricreabili in cucina, come una zona colazione. (leggi l’articolo su come ricavare un angolo colazione).
Puoi utilizzare questi elementi per illuminare degli angoli relax, soprattutto quando non abbiamo tanto spazio a disposizione per lampade da terra e da tavolo, o proprio non ti piace l’idea di usare dei faretti o delle applique.
Il divano è un altro ottimo punto da illuminare attraverso questa tipologia di lampada. Falle scendere ai suoi lati oppure posizionale centralmente. Potresti anche optare per illuminare l’intera zona salotto, qualora tu abbia due divani posti frontalmente, o un divano e delle poltrone a creare una zona separa dal resto del soggiorno.
Consolle, o scrittoi, o scrivanie sono anch’essi elementi illuminabili attraverso lampade a sospensione.
In questo modo l’ambiente verrà esaltato in modo poco invasivo ma efficace.
In camera da letto potresti inserire questo tipo di lampada al di sopra dei comodini, oppure ai lati dello specchio o potresti utilizzarla per illuminare una zona trucco.
Un altro punto illuminabile attraverso questa tipologia di lampada è il bagno. Enfatizzare la zona lavabo o un piano d’appoggio accessorio può dare carattere aggiuntivo all’ambiente.
In corrispondenza delle scale, le lampade a sospensione sono utilissime non solo per illuminare e creare atmosfera, ma anche per arredare.
Come posizionare le lampade sospese
Scegliere la stanza o l’area dove collocarle non è il solo elemento da tenere in considerazione.
Molto importante è, infatti, posizionarle al meglio.
Innanzitutto sarà necessario definire il punto preciso di istallazione. Questo dovrà essere equilibrato in funzione dell’elemento che vorrai enfatizzare e quindi potrai posizionare la lampada lateralmente o centralmente rispetto al “corpo” protagonista.
Qualora la lampade sia collocata al di sopra di un tavolo o similari, l’altezza ideale dal piano dovrebbe essere di 80/90 cm.
L’altezza ideale da terra, invece, è di 200/210 cm.
Attenzione, in ogni caso, a rendere confortevole l’illuminazione e ad evitare di colpire direttamente negli occhi le persone che usufruiscono di quella determinata area della casa.
Inoltre potrai decidere se posizionare una singola lampada oppure definire dei piccoli gruppi di illuminazione a seconda della grandezza dell’area da illuminare.
Inoltre in base a dove collocherai questi corpi illuminanti, alla grandezza della stanza e del punto di posizionamento e all’altezza del soffitto sarà importante scegliere una grandezza che sia adeguata.
Infatti esistono lampade di piccole, medie o grandi dimensioni, che possono quindi rispondere a tutte le esigenze.
L’immagine di rimando generale dovrà essere sempre equilibrata e armonica.
La luce giusta
Attenzione anche all’intensità e alla tipologia di luce. Ambienti diversi, avranno bisogno di illuminazioni differenti. Ma non solo, in base alla circostanza di utilizzo di un’area, potresti dover avere la necessità di variare l’illuminazione in base alle diverse condizioni di luce durante il giorno.
È per questo che consiglio di scegliere lampade o lampadine dimmerabili e che abbiano diverse gradazioni di colori. In questo modo potrai tarare facilmente la luce in base all’area da illuminare e alla funzione della lampada a sospensione.
In ambienti come cucina e bagno, sarà importante avere una luce naturale in grado di illuminare bene l’ambiente, ma allo stesso tempo, potrai poter avere bisogno di un’ambientazione più soft e rilassante.
Al contrario in un angolo relax o in un ingresso, una luce più calda e poco invadente, potrebbe essere ottimale nella gran parte dei casi. Ma potresti avere necessità di illuminare maggiormente queste zone, ecco perché poter regolare intensità e gradazione potrebbe essere importante.
Aiutati anche con la forma e la finitura della lampada stessa… i diversi materiali e le diverse superfici (se completamente trasparenti, fumè, oppure se opacizzate) potranno dare una resa diversa alla luce e ti aiuteranno ad ottenere effetti differenti.
Ora hai a disposizione tutti i segreti per scegliere al meglio le tue lampade a sospensione!
(foto Pinterest)
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Nella progettazione del bagno, ci sono molti elementi e aspetti da tenere in considerazione, e uno di questi è senz’altro lo specchio.
Prima di capire come sceglierlo, però, è importante comprendere…
Il ruolo dello specchio nel bagno.
Pensando allo specchio, infatti, lo si percepisce immediatamente, come uno strumento utile per riflettere la nostra immagine, ma non è solo così.
Infatti, innanzitutto, questo elemento è fondamentale per amplificare lo spazio, riflettendo le superfici, ma anche per aumentare la luminosità dell’ambiente, riflettendo la luce.
Lo specchio è anche un elemento di stile. Può esaltare gli arredi e dare accento all’ambiente, tramite le sue caratteristiche estetiche.
Da questo è facile dedurre che scegliere uno specchio con determinate caratteristiche e definire il suo corretto posizionamento, può dimostrarsi un fondamentale aiuto in una stanza della casa, che spesso è limitata nelle dimensioni e magari è soggetto a poca luce naturale.
Come scegliere lo specchio
Ogni specchio ha svariate qualità da tenere in considerazione per fare una scelta consapevole e soddisfacente e, insieme, vedremo alcuni aspetti che potranno aiutarti nella tua scelta.
Come sempre, chiediti innanzitutto a quali bisogni deve rispondere il tuo specchio e quali caratteristiche dovrebbe avere.
Poi analizza:
Funzione
Lo specchio del tuo bagno, potrà, oltre ad assumere le funzioni sopra dette, dover contenere i tuoi cosmetici, e quindi fungere da importante e ulteriore elemento contenitore salvaspazio.
Potresti sceglierne uno direzionabile oppure con una porzione ingrandente.
Insomma davvero esistono soluzioni per tutte le esigenze. Quindi focalizzati su come lo usi o vorresti usare e quindi su come potrebbe esserti utile e cerca le risposte giuste anche per il tuo specchio!
Misura
Per essere utilizzato in maniera confortevole, un specchio dovrà avere una larghezza minima di 60 cm. Questa dimensione permetterà di riflettere una persona senza troppi problemi.
In lunghezza, non ci sono particolari misure da rispettare, molto dipende infatti dalla grandezza della stanza e dall’effetto che si vuole ottenere.
Forma
In commercio sono presenti specchi di varie forme, a partire da quelli rettangolari, con la maggiore superficie riflettente, passando per quelli tondi ed ovali, utili per ammorbidire e armonizzare l’effetto visivo dell’intero ambiente, finendo per gli specchi dalle forme più irregolari, utili per dare movimento e carattere alla stanza.
Potrai poi scegliere specchi con cornice oppure con profili vivi, da scegliere in funzione dello stile e della grandezza degli arredi e del bagno stesso.
Illuminazione
Un altro aspetto da definire è l’illuminazione, che potrà essere integrata, incassata o esterna. Quello sul quale dovrai fare attenzione è l’effetto che vorrai ottenere sul tuo viso.
Una buona illuminazione ti permetterà di avere un riflesso privo di ombre e in grado di rendere ben visibile e chiara l’immagine riflessa.
L’illuminazione propria dello specchio, ricorda, dovrà poi sommarsi a quella dell’intero ambiente. È un elemento da considerare per un effetto finale ottimale.
Le regole di fissaggio
Esistono delle regole specifiche affinché il tuo specchio possa essere fissato nel modo e nella posizione più corretta.
Vediamole insieme:
1.Altezza da terra
Per determinare l’altezza ideale, da terra, alla quale fissare lo specchio, bisogna tenere in considerazione l’altezza delle persone che vivono in casa. Infatti lo specchio, dovrà, in linea di massima, essere posizionato ad un’altezza tale da poter essere più alto di circa 20/30 cm dalla linea degli occhi di chi si specchia. E se generalmente si considera un’altezza da terra di 170 cm, il mio consiglio è sempre quello di controllare e verificare.
Attenzione poi, quando si ha la necessità di rendere fruibile lo specchio anche a bambini e disabili. In questo caso l’altezza orientativa si aggira intorno ai 120/130 cm da terra.
2. Distanza fra lavabo e specchio
Attenzione anche alla distanza tra lavabo e specchio…lascia sempre almeno tra i 30 e i 40 cm tra i due elementi. In questo modo avrai abbastanza spazio anche per istallare dei miscelatori a parete, o per dare risalto ai miscelatori a canna alta, o per proteggere lo specchio.
3. Posizione rispetto al lavabo
Ovviamente lo specchio dovrà essere posizionato in modo tale da risultare centrato in base alla postazione lavabo, questo sia che tu abbia un unico lavabo, che doppio.
Posizionare uno specchio non centrato con il lavabo, potrebbe portare alla percezione di un ambiente disequilibrato e non armonico, oltre a renderlo non comodo.
In presenza di un doppio lavabo, e volendo mettere un solo grande specchio, varrà la stessa regola di centrarlo, qualora questi siano collocati uno di fianco all’altro.
Qualora invece i due lavabi siano posti alle due estremità del mobile, basterà posizionare uno specchio che abbia la stessa lunghezza del mobile lavabo.
Sistemi di fissaggio
Oltre agli aspetti sopra considerati, c’è poi da valutare che in base al sistema di fissaggio otterrai degli effetti differenti che andranno an definire ancora di più lo stile del tuo bagno.
Gli specchi potranno essere incassati a filo parete, ancorati o appesi alla parete o fissati al soffitto.
Ora hai a disposizione tutti gli aspetti fondamentali per scegliere il giusto specchio per il tuo bagno!
(foto Pinterest)
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Il disordine all’interno di un’abitazione non sempre deriva da aspetti psicologici o da ritmi frenetici che portano via tempo alla gestione della casa. Infatti, molto più spesso di quello che si pensa, semplicemente, il disordine viene determinato da alcuni errori di arredamento e di gestione degli spazi…Ecco, quindi, alcuni trucchi utili per mantenere la tua casa sempre in ordine!
Progetta con attenzione la disposizione degli arredi giusti.
Innanzitutto, scegli arredi compatibili con l’ambiente circostante e in modo tale che risultino coerenti tra loro per stile.
Attenzione anche alle dimensioni… un arredo dalle proporzioni non equilibrate in relazione alle dimensioni della stanza e agli altri elementi di arredo, andranno ad incidere sulla visione armonica dell’intera area.
Definisci i percorsi di movimento all’interno della stanza e tra le varie zone della casa, questo ti permetterà di predisporre gli arredi con logica e di definire gli ingombri corretti.
Per facilitarti in tutti questi aspetti, crea delle micro aree funzionali vedrai che così sarà un gioco da ragazzi, disporre nel modo corretto gli elementi più giusti!
Usa il colore nel modo corretto.
Fondamentale, perché un ambiente funzioni e non rimandi ad un’immagine caotica e senza un filo conduttore, è saper scegliere i giusti colori ed i rispettivi accostamenti.
Un arredo funzionale, ma che non sia accordato sapientemente attraverso i colori, non verrà mai esaltato.
Innanzitutto, ricorda che ogni colore è in grado di rimandare a delle specifiche sensazione e di stimolare diversamente. Quindi in base a cosa dovrà trasmettere una specifica stanza o area della casa si potranno scegliere colori rilassanti come il blu, o il verde, oppure il viola, mentre potrai optare per colori più energizzanti e stimolanti come il giallo, il rosso o l’arancione per ambienti della zona giorno, o dove avrai necessità di trasmettere carica emotiva.
Sempre ottimi i colori neutri come il beige, il tortora, il grigio o il bianco… e da non sottovalutare il nero, anche solo per alcuni dettagli… regalerai definizione, carattere e personalità al tuo ambiente!
Ricordati poi una regola fondamentale che potrà aiutarti a definire la tua personale palette di colori:
La regola del 60-30-10
Qui puoi trovare una breve clip su come funziona questa regola.
Esistono in realtà vari modi di combinare i colori tra di loro, ma l’uso di questa regola è senz’altro quello più utilizzato e anche il più facile e immediato da attuare, garantendo un ottimo risultato.
La regola indica la percentuale di utilizzo di un dato colore all’interno dell’ambiente nel quale andrai ad agire.
Si basa sull’utilizzo di soli tre colori… uno principale, che sarà quello maggiormente utilizzato e che caratterizzerà gran parte delle superfici e/o elementi della stanza (generalmente è un colore neutro, ma non è sempre così); il secondo che sarà comunque ben visibile, ma non come il primo e darà profondità all’area interessata; il terzo sarà presente solo sotto forma di accenni con la funzione di movimentare la percezione visiva dell’ambiente.
Ovviamente questi tre colori dovranno essere distribuiti nell’ambiente dosandoli tra pareti, arredi e complenti.
Mantieni dei vuoti visivi.
In linea di massima, riempire tutti gli angoli e gli spazi a disposizione, non è mail una scelta vincente per dare ad un ambiente un aspetto ordinato.
Quindi intervalla sempre spazi pieni con dei punti vuoti che siano in grado di far “respirare” quell’area… l’armonia visiva sarà garantita!
Tale criterio si addice anche alle pareti. Appendere quadri o stampe o decorazioni permette sempre di dare personalità all’ambiente… ma sovraccaricare tutte le pareti e di troppi elementi, di genere e forme differenti darà un aspetto caotico e non esalterà né la parete né tantomeno ciò che avrai deciso di esporre.
Quindi definisci un angolo da dedicare a questi elementi e fai una cernita scegliendo stampe e quadri affini tra loro… Potrai sempre sostituirli e alternarli nell’arco dell’anno con altre serie di quadri e stampe.
Non dimenticare la luce!
La luce apporta diversi vantaggi in casa, ma uno di questo è senz’altro quello di accentuare gli spazi dando senso di ampiezza e ariosità , annullando o limitando le ombre che in assenza di luce vanno a primeggiare, chiudendo l’ambiente e rendendolo più caotico e meno accogliente.
Un piccolo trucchetto: usa gli specchi… riflettendo la luce potrai contare su maggiore luminosità … e dove non arriva il sole… arrivano le lampade! Cura, quindi, anche l’illuminazione artificiale, aiutandoti con lampade da tavolo e da terra al fine di eliminare le ombre e di rendere gli ambienti più confortevoli.
Nascondi i cavi.
La casa è sempre disseminata di elettrodomestici e di conseguenza i cavi rischiano sempre di rimanere in bella vista. Per nasconderli cerca di raggruppare i cavi vicini e di mascherare la loro presenza.
Dipingerli dello stesso colore delle pareti in modo tale da camuffarli o renderli esteticamente più belli, possono essere delle buone soluzioni, ma puoi optare anche per delle canaline o ancora meglio puoi usare dei pannelli, oppure creare dei fori all’interno dei mobili. Altra soluzione potrebbe essere anche quella di sfruttare gli zoccolini per passare i cavi orizzontalmente.
Esistono poi in commercio delle scatole apposite. Sono ottime soluzione per raccogliere tutti i cavi passanti su una scrivania, o per nascondere una multipresa.
Utilizza i contenitori.
Cesti, scatole e contenitori di varia natura possono essere tuoi alleati infallibili!
Organizzare, dividendo anche per modalità e tipo di utilizzo, gli oggetti e tutto ciò di cui necessiti all’interno dei mobili o in alcune zone funzionali (lavanderia ad esempio), sarà il modo migliore per avere tutto a portata in maniera ordinata.
Tutto avrà una sua collocazione specifica, sarai agevolato ogni volta che dovrai prendere qualcosa e ti sarà più facile mantenere l’ordine.
Fai decluttering.
Questa è un’attività importantissima per la tua casa. Periodicamente concentrati su una zona della casa e analizza per bene tutto ciò che la caratterizza. Chiediti di cosa fai realmente uso, il resto buttalo via ( o, ancora meglio e se possibile, riciclalo o regalalo).
Per natura siamo infatti portati ad accumulare oggetti, legandoli a ricordi o a future possibilità di impiego, ma il risultato non è nient’altro che quello di riempire la nostra casa con cose che non abbiamo mai usato e che non useremo o che non ci piacciono, vivendo in un ambiente disordinato e non avendo la percezione della dislocazione effettiva delle cose che abbiamo.
Seguendo questi suggerimenti potrai creare e mantenere ordinato ogni ambiente della tua casa, con facilità…Provaci e dimmi la tua!
(foto Pinterest)
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